Le smagliature su pancia, seno e fianchi sono l’incubo di molte donne. Ecco perché l’argomento merita di essere approfondito. Cosa sono? Come si formano? Ma soprattutto: come è possibile prevenire la comparsa delle smagliature o eliminarle se già ci sono? Una panoramica completa sulle buone abitudini da adottare e sui possibili trattamenti di medicina estetica.
Tra gli inestetismi che colpiscono la pelle, le smagliature sono certamente uno dei più diffusi e temuti, soprattutto dalle donne (ma colpiscono anche gli uomini). Forse solo la cellulite riesce a seminare un panico maggiore, in particolar modo con l’avvicinarsi del periodo estivo. Il motivo? Sono molto visibili e si annidano proprio in punti particolarmente esposti, specialmente quando si è in costume. Ma sono davvero un nemico così invincibile? In realtà, adottando le giuste misure di prevenzione, l’emergere delle smagliature può essere evitato. E se sono già presenti, possono essere eliminate con appositi trattamenti di medicina estetica.
Cosa sono le smagliature: forma, dimensione e colore
Cominciamo, però, dal principio. Di cosa stiamo parlando? Cosa sono le smagliature? La risposta “comune” è piuttosto semplice: sono delle linee di colore rosso o bianco che si formano sulla pelle. Dal punto di vista scientifico, le smagliature rappresentano un’alterazione o una lesione dell’epidermide. Quando il tessuto epiteliale è sottoposto a una tensione eccessiva, le fibre di collagene ed elastina che lo compongono si rompono, dando vita alle smagliature. Ecco perché questo inestetismo tende a colpire soprattutto seno, fianchi, pancia, cosce e glutei. Si tratta, infatti, di zone che più facilmente sono sottoposte a queste tensioni. A seconda della posizione, possono avere un andamento verticale (il più frequente) o orizzontale (soprattutto sulla schiena).
Per quanto riguarda le caratteristiche visibili delle smagliature, ciò che rileva sono soprattutto forma, dimensione e colore. La loro forma, come già anticipato, è sempre lineare. Le dimensioni, invece, possono variare: lo spessore, di solito, non supera i 2 millimetri, mentre la lunghezza può arrivare anche a 20 centimetri. L’elemento più importante, però, è il colore, perché è un indizio che permette anche di capire lo stadio di evoluzione della smagliatura e, di conseguenza, la sua gravità. La distinzione fondamentale è tra:
- smagliature rosse
- smagliature bianche
Smagliature rosse: il primo stadio
Quando una smagliatura è di colore rosso – violaceo vuol dire che si è formata da poco. Prima di “rompersi” la pelle lancia dei segnali di allarme: prurito, bruciore, rossore. Poi appaiono le caratteristiche striature. Questo è il momento migliore per agire, senza perdere tempo. Intanto, se è estate, la zona colpita dall’inestetismo va protetta con una adeguata protezione solare. In secondo luogo, è bene rivolgersi subito a un esperto, per eliminare il problema sul nascere.
Smagliature bianche: le più gravi
Viceversa, le smagliature bianche sono quelle più vecchie, che non sono state trattate. Con il tempo, infatti, la linea tende a schiarirsi, fino a trasformarsi in una cicatrice. Il principio di fondo è proprio lo stesso delle cicatrici: la pelle, per riparare il danno subito, produce nuove fibre che si addensano nello stesso punto, diminuendo ancora l’elasticità. Le smagliature bianche sono molto più difficili da eliminare.
Perché vengono le smagliature? Cause e fattori di rischio
Come detto, l’“evento” che porta alla formazione delle smagliature è una lesione o alterazione della pelle. Il problema di fondo, quindi, è una perdita di elasticità dell’epidermide. Ma da cosa è causata? Le ragioni e i fattori di rischio, in realtà, possono essere diversi:
- malattie che provocano la produzione eccessiva di cortisolo, come l’ipersurrenalismo e la malattia di Cushing;
- malattie genetiche che intaccano direttamente l’elasticità cutanea, come la sindrome di Marfan o quella di Ehlers-Danlos;
- rapide variazioni del peso e delle forme del corpo, come quelle conseguenti alla gravidanza, a diete drastiche (soprattutto se si parte da una condizione di obesità), all’uso di steroidi anabolizzanti per l’incremento della massa muscolare o a interventi di chirurgia estetica (su tutti, l’inserimento di protesi al seno);
- terapie farmacologiche a base di corticosteroidi;
- denutrizione e carenze di vitamine;
- stress eccessivo.
Prevenire la formazione delle smagliature: stile di vita corretto e i giusti prodotti
Se le smagliature sono l’effetto di una perdita di elasticità della pelle, allora è su questo che è necessario intervenire in un’ottica di prevenzione. Perché evitare che si formino queste brutte linee sul derma è molto meglio che lottare per cancellarle.
Il primo strumento, in realtà, è un jolly che fa sempre bene: adottare un corretto stile di vita. Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. In pratica, cosa significa? Ecco quattro semplici regole.
- Mangiare bene (e controllare il peso). Pochi grassi, molta frutta e verdura (soprattutto “arancioni”, perché contengono beta-carotene) e alimenti ricchi di selenio, zinco e magnesio. Ci si può anche aiutare con qualche integratore a base di collagene.
- Bere molto. L’idratazione è fondamentale per la cura della pelle.
- Evitare alcol e fumo.
- Fare sport.
Gli altri alleati nella prevenzione delle smagliature sono i prodotti per la cura della pelle. Ovviamente, deve trattarsi di soluzioni specifiche che agiscono sull’elasticità. Le migliori sono le creme idratanti, emollienti ed elasticizzanti. Inoltre, non bisogna assolutamente dimenticare i solari per proteggersi, soprattutto d’estate.
I trattamenti estetici contro le smagliature
E se la prevenzione non funziona? Fortunatamente oggi esistono differenti tipologie di trattamenti contro le smagliature, efficaci soprattutto se applicati con tempestività (smagliature rosse). Vediamoli rapidamente. Attenzione, però, in tutti i casi è bene affidarsi a un professionista che sia in grado di consigliare la soluzione migliore.
Creme antismagliature. Ne esistono moltissime in commercio, non tutte efficaci. Le migliori sono quelle che contengono tretinoina (un derivato della vitamina A, che però è sconsigliato durante la gravidanza), vitamina E, acido linoleico o alfa-idrossiacidi (come l’acido glicolico).
Peeling chimici. Sono procedure di esfoliazione chimica della pelle, che prevedono sempre l’utilizzo di alfa-idrossiacidi o, in alternativa, di beta-idrossiacidi. L’obiettivo del peeling è stimolare il ricambio cellulare, favorendo la produzione di collagene.
Microdermoabrasione e dermoabrasione. Diverse per livello di “aggressività” (la dermoabrasione è molto più invasiva), sono entrambe basate sullo stesso principio del peeling: l’esfoliazione dello strato più esterno della pelle. In questo caso, però, il risultato è ottenuto mediante procedura meccanica e non chimica (nella microdermoabrasione, ad esempio, di utilizzano micro-cristalli di alluminio). Entrambe i trattamenti sono efficaci anche contro le smagliature bianche, quantomeno per attenuarne la visibilità.
Laser a luce pulsata. Si basa sull’effetto della luce pulsata che è in grado di stimolare la produzione di collagene ed elastina.
Laser a eccimeri. Sempre di laser si tratta, ma con un’azione totalmente diversa rispetto al precedente, Qui, infatti, ciò che viene stimolata è la produzione di melanina, che contribuisce a restituire un colorito naturale alla pelle rovinata dalla smagliatura, nascondendola.
Radiofrequenza con microaghi. Attraverso un riscaldamento frazionato profondo con 25 microaghi placcati oro non isolati che rilasciano RF su tutta la lunghezza dell’ago raggiungendo fino a 5mm di profondità. Si va a generare calore al di sotto della superficie cutanea stimolando sempre la produzione di collagene e nuove fibre elastiche.